Sul social media X, il "re dell'horror" ha definito "Weapons" un film "raccontato con sicurezza e davvero spaventoso". E non si tratta di un semplice complimento di cortesia: il film di Zach Cregger ha ottenuto il 94% di "fresh" su Rotten Tomatoes, 7.9 su IMDb, e 81 punti su Metacritic.
Al botteghino, il film elogiato da King sta andando ancora meglio: secondo Variety, con un budget di 38 milioni di dollari, ha già incassato 148 milioni in tutto il mondo e ha dominato le classifiche per il secondo weekend consecutivo.
Di cosa parla il film
La storia si svolge in una cittadina americana dove un'intera classe di scolari scompare improvvisamente, tranne un bambino.Cosa ha conquistato il pubblico
Il punto di forza principale di "Weapons" è l'equilibrio. Non si affida solo a jump scare banali: gli spettatori ridono, poi si preoccupano, poi saltano di nuovo dalla paura.Cregger, che in precedenza aveva realizzato "Barbarian", ha messo insieme tutta la sua esperienza per creare un film che è allo stesso tempo intelligente e spettacolare. Josh Brolin, Julia Garner, Alden Ehrenreich e Benedict Wong danno vita alla storia in modo naturale, e singole scene, secondo i critici, "ti rimangono impresse a lungo nella mente".
Cosa stanno elogiando i critici
I recensori sottolineano l'abilità di Cregger nel mescolare horror e umorismo nero, atmosfera e imprevedibilità. "Weapons" viene paragonato a "It Follows" — un film dove non è tanto il mostro a spaventarti, quanto la logica di quello che sta accadendo.
Fonte:
imdb.com
Tom Ernst di "Original-Cin"Il film di Cregger si distingue dal gruppo — è inquietante, strano e incredibilmente divertente. "Weapons" è un film horror per persone che non amano i film horror.
Di cosa si lamenta la gente
Alcuni spettatori trovano il film troppo lungo e criticano il finale definendolo ridicolo. Altri lo paragonano a "The Conjuring" e "Get Out" — e si sentono delusi dal fatto che "Weapons" non sia stato altrettanto potente.Le lamentele si riducono principalmente al fatto che la trama si basa su scenari ripetitivi e lascia troppe domande senza risposta.