
Daria Koshkina

Daria è un'editrice il cui viaggio nel mondo editoriale è iniziato nei corridoi della facoltà di scienze umanistiche dell'SPbSPU, mentre il suo amore per le serie televisive è cominciato con le prime note della sigla di "Twin Peaks" a metà degli anni '90. Sostiene ancora che il monologo di Tony Soprano sul "essere arrivato alla fine" e che il meglio fosse già passato è uno dei momenti più commoventi della storia della televisione, e la trasformazione di Walter White da modesto professore di chimica a "colui che bussa alla porta" è la storia definitiva sulla degradazione morale.
Se vuoi passare ore a parlare di anime, chiedile dei suoi combattimenti preferiti di "Naruto" (avviso spoiler: la battaglia tra Kakashi e Obito è sicuramente nella sua top 3) o qualsiasi altro titolo shonen, o organizza una maratona di anime classico. Solo non dimenticare di includere "Paprika" e "Akira" nella programmazione.
Colleziona anche film di attori specifici — per esempio, può organizzare una serata cinema mostrando il giovane Malcolm McDowell (e non si tratta solo di "Arancia meccanica"!) o Bill Skarsgård, perché il suo sorriso merita una propria storia anche quando non interpreta Pennywise. Ultimamente, si sente sempre più attratta dal mondo del cinema coreano, in qualche punto tra l'eleganza brutale di "Oldboy" e il confortevole romanticismo dei dorama.
La sua formazione editoriale ha insegnato a Daria non solo le complessità del linguaggio, ma anche come trovare l'equilibrio perfetto tra preservare la voce dell'autore e apportare i miglioramenti necessari. Crede che ogni testo possa essere migliorato senza perdere la sua energia e il carattere originale. Ha un modo gentile di segnalare gli errori che fa sì che anche gli autori più ostinati siano ricettivi ai suoi consigli.
Istruzione
Laureata all'Università Politecnica Pietro il Grande di San Pietroburgo, specializzazione – "editoria e pubblicazione"Questionario rapido
- Hobby: disegno, calligrafia, videogiochi
- Film e serie preferiti: "Oldboy", "I Soprano", "L'uomo di Podolsk"
- Musica preferita: "Krovostok", "Ptitsu Em", "Porez na sobake"
- Libri preferiti: "La donna di sabbia" di Kobo Abe, "Shatuny" di Yuri Mamleev, "La ruota del diavolo" di Mikhail Gigolashvili
- La cosa più importante nelle persone: l'autoironia e il senso dell'umorismo
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