8 giochi dell'infanzia che è meglio non giocare — ma che vorresti comunque provare

Ho deciso di rivisitare giochi che un tempo veneravamo, ma che ora è meglio affrontare con cautela. O ad occhi chiusi.

Ci siamo passati tutti. Abbiamo scaricato quel vecchio gioco che adoravamo da bambini, l'abbiamo avviato... e l'abbiamo chiuso dopo cinque minuti con una punta di delusione.

Perché la magia era svanita. Perché quei pixel ci facevano male agli occhi, la storia ci sembrava troppo banale e i comandi erano decisamente macchinosi. Ma non importa quello che ci diciamo, quella voglia di tornare indietro — in quei mondi videoludici accoglienti e semplici — continua a riaffiorare, ancora e ancora.

"GTA: Vice City" (2002)

Ah, quel bagliore rosa al neon e la stazione radio V-Rock... Quante ore passate in quella città da sogno! Da ragazzino andavo da mio zio, accendevo il monitor gigantesco del suo computer dei sogni con Intel Pentium 4, e mi tuffavo in un mondo di scontri criminali con tizi in camicia hawaiana.
Un uomo in camicia hawaiana blu si staglia sullo sfondo di una strada con palme
Il personaggio di 'GTA: Vice City' Tommy Vercetti
Ma oggi Vice City mi sembra minuscola, e le sparatorie hanno un che di legnoso. I comandi sono goffi, e negli anni la storia ha iniziato a sembrarmi una caricatura. Però la nostalgia è troppo forte — e ogni tanto premo ancora "Start". Ora non serve nemmeno il computer, visto che hanno portato il gioco sui telefoni.

"The Sims 1" (2000)

Un tempo era un vero simulatore di vita. Ora sembra più un museo low-poly. Le animazioni sono lente, l'interfaccia sa di antico, e i Sims capiscono a malapena quello che vuoi fargli fare (almeno nella mia esperienza).
Trailer per il gioco The Sims
Non sono mai stato un fan della serie, ma mia sorella usava costantemente la mia faccia per creare l'ennesimo abitante dell'ennesima casa nell'ennesimo quartiere dei Sims.

"Heroes of Might and Magic III" (1999)

È un gioco di strategia a turni leggendario, questo è fuori discussione. Ma quando lo riavvii, la realtà ti colpisce in faccia: l'interfaccia non perdona, lo schermo è pieno zeppo di dettagli che distraggono, e le battaglie si trascinano all'infinito.
Trailer per il gioco "Heroes of Might and Magic III"
Eppure, nel momento in cui senti quella musica del menu principale, l'infanzia ti travolge come un'onda. Fino a quelle litigate di cinque minuti su chi doveva usare il computer dopo.

Ricordo che per poco non ho fatto a botte con mio fratello quando il mio turno si è allungato per una mezz'ora buona solo perché stavo studiando ogni singolo eroe disponibile nella taverna.

"Need for Speed: Underground" (2003)

Quelle leggendarie corse clandestine notturne con una colonna sonora esplosiva piena di Rob Zombie e Lil Jon. Ma oggi i comandi sembrano quelli di un'auto sul ghiaccio, la grafica appare avvolta da una patina saponosa, e la storia sul "rispetto" suona come i sogni di un adolescente.
Trailer per il gioco "Need for Speed: Underground"
Eppure, nessun NFS moderno è mai riuscito a catturare quell'atmosfera street cruda e autentica che Underground regalava.

"Prince of Persia: The Sands of Time" (2003)

Un tempo era rivoluzionario: corsa sui muri, riavvolgimento del tempo, fantasy delle Mille e una Notte. Oggi? Controlli della telecamera goffi, fisica traballante a tratti e puzzle che non sempre hanno senso.
Trailer per il gioco "Prince of Persia: The Sands of Time"
Ma l'energia di questo gioco ti cattura ancora. Soprattutto se ci sei cresciuto, come me.

"Max Payne" (2001)

Facce di plastica e narrazione noir in voiceover — all'epoca sembrava il massimo dello stile. Oggi? Più che altro fa venire i brividi.
Trailer per il gioco "Max Payne"
Ma il bullet time funziona ancora alla grande, e la storia drammatica di Max, nonostante la sua semplicità, regge ancora. Il segreto è non prenderla troppo sul serio.

"Tomb Raider: The Last Revelation" (1999)

Lara Croft, templi antichi, enigmi — sulla carta, è tutto perfetto. Ma avvia il gioco oggi e ti ritroverai con controlli "a carroarmato" e una grafica decisamente datata (beh, il gioco ha ormai più di 25 anni).
Trailer per il gioco "Tomb Raider: The Last Revelation"
Eppure, i fan continuano a tornare in quelle catacombe egizie, sperando nella magia. E sono l'unico che, giocando nei panni di Lara negli anni successivi, non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine di Angelina Jolie?

"Red Alert 2" (2000)

Dirigibili sovietici, tecnologie paradossali. C'era del fascino in questa follia. Ma oggi l'equilibrio sembra assurdo, l'IA prevedibile e l'interfaccia arcaica.
Trailer per il gioco "Red Alert 2"
Eppure, sentire ancora "Missile nucleare pronto" vale la pena di sopportare i pixel e le stranezze. Perché questo è un classico.

In precedenza su solostelle.com, abbiamo riportato che Sydney Sweeney potrebbe ottenere un ruolo nell'adattamento del gioco Split Fiction.