Nel 2001, "K-PAX" arriva nelle sale con Kevin Spacey nei panni dell'enigmatico Prot, un uomo che insiste di essere arrivato dal lontano pianeta K-PAX, in orbita attorno a una stella binaria nella costellazione della Lira.
Viene portato in un istituto psichiatrico di Manhattan, dove incontra il dottor Powell, che cerca di svelare il mistero di questo essere enigmatico. Il tempo di Prot sulla Terra è limitato — sa già esattamente quando tornerà sul suo pianeta natale.
Curiosamente, Spacey doveva originariamente interpretare il dottore. Secondo "Wikipedia", il ruolo di Prot era stato offerto a Will Smith. Ma l'attore ha insistito sulla sua scelta, e alla fine abbiamo avuto una delle sue trasformazioni più misteriose e sfumate.
Il suo contrappeso è arrivato nella forma di Jeff Bridges — lo psichiatra che sembra curare gli altri ma in realtà sta cercando risposte per se stesso.
Il film è stato diretto dal regista britannico Iain Softley, basato sul romanzo di Gene Brewer scritto sei anni prima dell'uscita del film. Ma i critici notano che il film è risultato ancora più profondo dell'originale.

Fonte:
imdb.com
Cosa dicono i critici?
"Funziona ancora meglio del romanzo", scrive Kathi Maio di The Magazine of Fantasy & Science Fiction.Ma Cinema Crazed accusa il film di essere lento. EmanuelLevy.com arriva addirittura a definirlo un "melodramma terapeutico ridicolo". Eppure, anche le recensioni negative ammettono: le scene tra Spacey e Bridges funzionano su un contrasto così forte che mantengono l'interesse anche tra gli scettici.

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imdb.com
Un utente di Rotten Tomatoes di nome Arlene M ha persino confessato:
Questo è uno dei miei film preferiti, e la maggior parte dei miei amici è d'accordo. Gli attori sono fantastici. La storia è fantastica. Lo guarderò per la terza volta presto.
Se cerchi un film che allo stesso tempo tranquillizza e disturba, ti fa dubitare e in qualche modo offre speranza alla fine — guarda K-PAX. Magari vorrai credere che là fuori c'è un pianeta dove tutti capiscono tutto. E nessuno mente. In precedenza su solostelle.com, vi abbiamo parlato di "Reign Over Me" — quando Adam Sandler ti fa piangere invece di ridere.