Biografia di Renee Zellweger
Renee Zellweger ha conquistato Hollywood con il suo indimenticabile ruolo nel melodramma sportivo "Jerry Maguire" del 1996. Ha raggiunto la fama mondiale interpretando l'indimenticabile protagonista di "Bridget Jones's Diary". La sua presenza magnetica sullo schermo divide il pubblico ma non smette mai di conquistare. Ha vinto un Oscar per il suo ruolo da protagonista in "Judy" (2019).
Primi Anni di Vita e Gioventù
Renee è figlia di Emil Erich Zellweger, immigrato svizzero specializzato nella riparazione di apparecchi elettronici, e di un'infermiera norvegese. Ha un fratello maggiore di nome Andrew, che ha due anni più di lei.
A scuola, Renee partecipava a un club di recitazione e sognava di competere alle Olimpiadi. Dedicò molto tempo allo sport, essendo una cheerleader e impegnandosi in atletica leggera e ginnastica. I genitori credevano nel suo talento sportivo e sognavano di vederla diventare una campionessa di atletica leggera. Curiosamente, immaginavano Andrew come un futuro attore. Purtroppo, un grave infortunio spezzò per sempre i suoi sogni olimpici.


Primi Ruoli
Gli esordi di Renée Zellweger nel cinema non furono affatto deludenti. Come tanti attori, si fece strada gradualmente, costruendo la sua carriera attraverso una serie di piccoli ruoli.Il suo debutto cinematografico arrivò nel celebre "Dazed and Confused" al fianco dei giovani Matthew McConaughey e Ben Affleck. Il ruolo di Renée era davvero microscopico: nemmeno una battuta, solo una fugace apparizione in una scena su un pickup blu.


La svolta era ormai alle porte. Fu scelta come interesse amoroso del personaggio principale nel dramma sportivo "Jerry Maguire" al fianco di Tom Cruise. Nei panni di una donna affascinante che crede ciecamente nel suo uomo, l'agente sportivo Jerry, regalò una performance spontanea, elegante e sincera. Per questo ruolo, MTV nominò Renée Zellweger per il premio "Breakthrough of the Year".


Fioritura della carriera
Renée Zellweger era assolutamente determinata a conquistare il ruolo nell'adattamento del romanzo di Helen Fielding "Bridget Jones's Diary" perché non aveva mai bramato un personaggio così intensamente. Capì subito che il film non era solo una commedia romantica, ma una storia psicologica sfumata. Quell'eroina un po' in carne, insicura e maldestra e il playboy irresistibilmente affascinante la colpirono dritto al cuore. Sentiva che mancavano proprio film così per le donne normali. La determinata attrice ha superato numerose concorrenti, da Kate Winslet a Kristin Scott Thomas.

Nello stesso anno è uscito il film che le ha fatto conquistare l'Oscar come "Miglior Attrice Non Protagonista". Il suo personaggio, Ruby, una donna povera, assiste la figlia del pastore, Ada Monroe (Nicole Kidman), insegnandole il valore della vera amicizia femminile e aiutandola a ricostruire una vita in una tenuta abbandonata.


Nel 2009 l'attrice ha conquistato ancora più consensi per il suo ruolo di cantante su sedia a rotelle nel dramma "My Own Love Song".
La vita personale di Renée Zellweger
Il primo grande amore di Renée Zellweger si è concluso in modo tragico. Agli esordi della carriera, ha avuto una relazione con Sims Elliot, membro della band speed metal "Pariah". Come tanti musicisti rock, conduceva una vita sregolata tra alcol e droghe. Alla fine Renée si stufò di quella situazione, chiuse la storia e gli spezzò il cuore. Già tormentato da episodi depressivi, non riuscì a reggere la separazione e si suicidò.





La loro storia è piuttosto unica. Nel 2020, Nancy, una cara amica di Renée, è venuta a mancare. Nei suoi ultimi mesi, era gravemente malata e Renée voleva ringraziare i due fratelli infermieri, Gerald e Jerome, che si erano presi cura di Nancy. Un giorno, Renée vide uno degli spettacoli di Ant dove personalizzava auto di celebrità e le donava in beneficenza. Realizzando di voler regalare a Gerald e Jerome delle auto d'epoca, contattò Anstead.




Renee Zellweger Oggi
Nel 2019, è uscito il film biografico sul declino della star hollywoodiana dell'Età dell'Oro, Judy Garland. Renee Zellweger ha interpretato brillantemente Garland. I critici hanno evidenziato come Renee sia riuscita a catturare anche le più sottili espressioni facciali e i gesti di Garland. I suoi sforzi le hanno valso il suo primo Oscar come "Miglior Attrice".
