E questo film, basato sul romanzo di Thomas Harris "Red Dragon", rimane criminalmente sottovalutato ancora oggi, nonostante abbia tutto quello che amiamo nei grandi thriller: un detective metodico, un killer quasi intoccabile, un'atmosfera inquietante e una tensione che ti gela il sangue.
Il protagonista è l'ex agente FBI Will Graham (William Petersen). Riesce a entrare nella mente degli assassini. Vedere attraverso gli occhi dei mostri. Sentire quello che provano loro.

Fonte:
imdb.com
Per capire come ragiona questo nuovo killer, Will deve rivolgersi al passato — allo psichiatra Lecktor (Brian Cox), che aveva arrestato in precedenza.
Le loro scene insieme — niente isteria, nessun effetto speciale, ma la tensione è come un filo teso pronto a spezzarsi. Tutto qui funziona sulla pura sensazione: come la luce cade su un volto, come suona una voce, come si sofferma uno sguardo.
Questo è un film con più orrore psicologico che sangue. E la colonna sonora anni '80 crea una sensazione unica: come se fossi dentro la testa di qualcun altro.
Anche se il film non ha incassato quando è uscito per la prima volta, ora è considerato un cult. Mantiene ancora valutazioni solide da parte di critica e pubblico. Su IMDb, il film ottiene 7.2 su 10, mentre Rotten Tomatoes gli dà un 94% "fresh".
Se ami i thriller dove l'indagine non riguarda solo le prove ma il combattere le tue stesse paure, Manhunter è una scelta eccellente. È un film che dice meno sui mostri e di più su chi li caccia. In precedenza su solostelle.com, vi abbiamo parlato di "Vast Night" — fantascienza che avete sicuramente perso. E non avreste dovuto.