È esattamente quello che è successo con "The Fall of the House of Usher" di Mike Flanagan — un progetto Netflix che lo scrittore ha definito "spaventoso, avvincente" e ha persino paragonato il regista a Quentin Tarantino.
Una storia alla Poe con un tocco moderno
La trama ruota attorno a Roderick Usher — proprietario di un impero farmaceutico i cui sei figli muoiono uno dopo l'altro. Incontrando l'avvocato Auguste Dupin, racconta come la famiglia si sia ritrovata in una trappola mortale.Ogni episodio è una rivisitazione delle storie originali di Edgar Allan Poe, tessute nella narrazione complessiva. Flanagan usa i motivi oscuri dello scrittore ma aggiunge satira e dramma familiare.
I critici impazziscono
Su Rotten Tomatoes, la serie vanta un impressionante 91% di valutazioni "fresche", mentre gli spettatori la valutano 7.9 su IMDb.Perché il paragone con Tarantino
Stephen King ha scritto della serie sul suo account X: "Spaventosa, avvincente, con una sceneggiatura brillante che ti tiene con i nervi tesi. Si potrebbe dire che Mike Flanagan è il Quentin Tarantino dell'horror".Anche se King non spiega direttamente perché paragona il regista a Tarantino, possiamo supporre che lo scrittore abbia visto nel lavoro di Flanagan la stessa audacia dei film del creatore di "Kill Bill": stile autoriale, struttura non convenzionale e capacità di decostruire i generi.

Fonte:
imdb.com
La reazione del pubblico
Nelle loro recensioni su IMDb, gli spettatori ammettono di aver aspettato un semplice adattamento del classico ma di aver ottenuto molto di più. Molti notano colpi di scena inaspettati, scene brutali e sfumature filosofiche. Alcuni definiscono il progetto "il miglior tributo a Poe", mentre altri riconoscono il ritmo lento della serie ma ammettono che questa cadenza deliberata rende l'atmosfera massimamente opprimente."The Fall of the House of Usher" non è il tipico horror Netflix. È più un thriller intellettuale con toni gotici che mostra come il vero male in questa storia non siano i fantasmi — ma l'avidità e la vanità. In precedenza su solostelle.com, abbiamo spiegato perché Stephen King sta elogiando il film horror "Weapons".